Come aggiustare un’asse da stiro a cui si siano dissaldate alcune barre del supporto, alias come cercare di contrastare la sempre più imperante tendenza all’usa e getta

Ho già scritto in passato post in cui ho mostrato come sia possibile, con semplici ed economici accorgimenti, evitare di buttare via elettrodomestici o altri oggetti di comune uso (e.g. KRUPS ROTARY 500: come fare se i rivetti della lama per tritare si rompono alias come evitare di buttare via un ottimo tritatutto solo perché non esistono più i pezzi di ricambio!).
Purtroppo spesso accade che se uno cerca di farsi riparare qualcosa, il costo e il risultato ottenuto non siano convenienti rispetto a buttarlo e ricomprarlo nuovo. A tale proposito, mi era servito di lezione quando, anni fa, avevo fatto riparare un frigo a cui non funzionava più il comparto refrigerante: avevo speso più della metà rispetto a comprarlo nuovo e, senza mi fosse stato specificato precedentemente, lo spazio già esiguo del reparto congelatore si era ridotto ulteriormente in quando nuove serpentine erano state installate al suo interno!!
Conclusione: meglio cercare di provare a riparare personalmente un oggetto… magari con l’aiuto di un amico 😉

Questa volta si è trattato di un tipico asse da stiro a cui si erano dissaldati entrambi i tubi che rendono stabile il supporto: questo è un problema tipico di questo prodotto, indifferentemente dalla marca e dal prezzo. Infatti, si tratta sempre di tubi assai sottili che vengono saldati in automatico e che è impossibile risaldate successivamente, in quanto sarebbe inevitabile fondere quel poco di metallo di cui sono costituiti!

Che fare dunque, per evitare di buttare un asse da stiro ancora più che efficiente, se non fosse per quel piccolo problema, tuttavia essenziale per la sua stabilita?

Semplice: basta forare con un trapano i tubi laterali per far passare, all’interno del tubo dissaldato, un pezzo di asta filettata in acciaio inox (di diametro di 5mm va più che bene), opportunamente poi segata della lunghezza opportuna e fissata con dadi autobloccanti da ambo i lati (con opportuno uso di rondelle).
Con un trapano, usando una punta da ferro, risulta assai agevole bucare i tubi laterali essendo assai sottili, così come tagliare l’asta della lunghezza giusta utilizzando una sega da ferro (dopo averla segata può convenire levigare un po’ li bordi per rendere poi agevole avvitare i dadi).

Penso che le figure seguenti (soprattutto quella in cui mostro, in semitrasparenza, l’asta filettata fatta passare all’interno) rendano bene l’idea di come fare, meglio di tante parole: le frecce rose indicano i punti in cui i due tubi di distanziamento si erano dissaldati.

Informazioni su Enzo Contini

Electronic engineer
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