Lettera aperta al Sindaco di Torino

Avendo ricevuto una notifica di infrazione per “omissione di fornire in modo completo i dati personali e della patente del conducente / trasgressore” di ben di 279€, dopo aver contattato via email l’Ufficio Relazioni Esterne ed avendo ricevuto da questo una risposta che dimostrava di non recepire minimamente le mie considerazioni ma anzi si limitava a sottolinere l’altresì chiarezza dei verbali redatti dalla Polizia Municipale di Torino, ho subito sia fatto ricorso al Giudice di Pace, sia scritto due raccomandate rispettivamente al Corpo di Polizia di Torino di via Bologna 74 (allegando la dichiarazione di atto di notorietà) ed al Sindaco di Torino.
Non ricevendo alcun riscontro dal Sindaco, dopo 2 mesi ho poi inviato la stessa lettera anche via email al suo indirizzo di posta certificata (Sindaco@cert.comune.torino.it). Era il lontano 8/7/2011 e a tutt’oggi, anche utilizzando il mezzo informatico, non ho avuto alcun riscontro.

Chissà se questa “lettera aperta” sortirà un differente risultato?!!

Se poi vuoi leggere tutta la saga, sentenza del Giudice di Pace inclusa, puoi  seguire questi link o andare nella categoria giustizia, burocrazia e malcostume:

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All’attenzione del gentile Sindaco della Città di Torino

Gentile Sindaco Fassino,

mi dispiace di doverla disturbare per una questione che apparentemente potrebbe sembrare di poco conto, ma che in realtà, a mio parere, riguarda uno dei tanti comportamenti che progressivamente vanno ad intaccare la credibilità che il Cittadino onesto ha delle Istituzioni e la fiducia nelle forze dell’ordine quali Polizia e Vigili.

Posso dire con orgoglio di essere stato un suo elettore nelle ultime elezioni e di avere apprezzato molto quando ho avuto l’onore di incontrarla e salutarla (con un semplice “ciao”) durante la campagna delle primarie, fuori da TILAB (Centro di Ricerca di Telecomitalia), in una giornata piovigginosa, Lei senza neppure un ombrello, anche questo segno evidente della sua passione, impegno politico e del suo desiderio di comunanza con i Cittadini di Torino.

Le scrivo per chiederle di intervenire, per quanto è in suo potere, affinché sia modificata la formulazione della notifica di infrazione (emessa dal Comando del Corpo di Polizia Municipale) relativa a sanzioni che prevedono, oltre alla giusta sanzione, anche un decurtamento dei punti sulla patente, e questo affinché raggiunga la dovuta chiarezza e trasparenza che DEVONO, a mio parere, avere tutte le comunicazioni con il Cittadino evitando che incorra inconsapevolmente in ulteriori sanzioni. Sottolineo che ovviamente NON le chiedo di intervenire sul mio caso specifico (per il quale sto procedendo ad effettuare ricorso al Giudice di Pace, confidando nella Giustizia) ma per un cambiamento futuro delle attuali modalità di comunicazione delle notifiche, in ottemperanza all’applicazione delle leggi vigenti e nell’ottica di ottenere appunto una trasparenza nei rapporti con il Cittadino.

La formulazione attuale della notifica (che non avverte con la con la dovuta trasparenza e evidenza le conseguenze per una mancata compilazione ed invio dei dati del trasgressore anche quando si tratti del possessore del veicolo) non ha evitato che distrattamente cadessi nell’equivoco che, in aderenza del precedente testo legislativo (precedente alla sentenza della Corte Costituzionale del 24/01/05 n. 27), il pagamento della sanzione senza invio di alcuna comunicazione comportasse implicito riconoscimento della paternità della violazione.

Trattandosi di un problema che non coinvolge solo me come persona, ma (come ho avuto modo di accertare) molti altri Concittadini che si trovano a pagare involontariamente un’infrazione per oltre quattro volte il suo giusto  importo Le chiedo di intervenire perché altri non possa più incorrere nella medesima sanzione per semplice distrazione coadiuvata dalla non opportuna formulazione della notifica in oggetto.

Per ottenere un’immediata comprensione dei pericoli a cui il Cittadino può incorrere ed ottenere la dovuta trasparenza nella comunicazione in oggetto, sarebbe sufficiente inserire nella notifica (ad esempio nell’ampia  sezione delle violazioni accertate dove si fa riferimento alla decurtazione dei punti della patente) una frase che in modo chiaro indichi che la mancata compilazione e invio del modulo allegato di dichiarazione di responsabilità comporta un’ammenda da 266 a 1075 euro” e che questo vale anche qualora il trasgressore sia il proprietario del veicolo stesso”.

Prima di disturbarla ho ovviamente provato a scrivere l’Ufficio Relazioni Esterne – Sportello del Cittadino, che penso istituito per instaurare un buon  rapporto con il Cittadino e preposto a cercare di migliorare sempre più le sue modalità di comunicazione con il medesimo.

Alla mia richiesta di accettare in ritardo i miei dati personali come trasgressore proprietario del veicolo, richiedendo l’alternativa decurtazione di due punti e accettando anche un’eventuale sanzione per il mio ravvedimento e motivato ritardo, mi ha risposto prontamente contestandomi le mie motivazioni addotte e limitandosi a ricordarmi che ”i verbali redatti dalla Polizia Municipale di Torino si distinguono per la chiarezza e per la completezza delle informazioni fornite”, dimostrando di non recepire minimamente come una persona “comune” che riceva per la prima volta un verbale di violazione delle norme della strada che comporti la decurtazione di punti sulla patente, con la modalità con cui viene attualmente richiesta, possa agevolmente incorrere nella violazione seguente di “mancata esibizione del documento richiesto” nel caso in cui il trasgressore sia il proprietario del veicolo. Non stiamo parlando di persone che conoscono necessariamente i formalismi e le “usanze” di terminologia degli articoli di legge: si tratta di semplici Cittadini che per errore hanno commesso una violazione del codice della strada e che intendono pagare la giusta ammenda e che desiderano ovviamente venire a conoscenza (senza doversi munire di lente di ingrandimento e leggere per filo e per segno ogni parte della comunicazione, compresi eventuali allegati, anche nelle loro parti stampate in carattere minuscolo) dei possibili pericoli in cui possono incorrere (che nel caso specifico comportano una sanzione più di quattro volte la giusta ammenda originale).

Mi sento infine di affermare che mi sembra non ci si renda sufficientemente conto come comportamenti come quelli in oggetto (es. comunicazione non trasparente; impossibilità di avere un’ammenda commisurata per ravvedimento; rifiuto a recepire qualsiasi  suggerimento atto ad evitare che ulteriori altri Concittadini onesti incorrano nella medesima violazione, senza volerlo) vanno ad intaccare sempre più la credibilità che il Cittadino ha delle Istituzioni e portano, come logica conseguenza, una sua sempre più marcata diffidenza nei confronti delle forze dell’ordine quali la Polizia ed i Vigili che rischiano di essere visti non come persone al servizio del Cittadino, bensì entità da cui dover stare attenti e di cui diffidare.

Sono consapevole che l’attuale Governo ha operato terribili tagli alle finanze dei Comuni che, come logica conseguenza, riversano in ristrettezze economiche e si trovano a dover operare tagli anche in settori anche fondamentali quali la Sanità, l’Istruzione, la Cultura e l’Assistenza sociale. Anche per questo, quest’anno, ho voluto comprare anche a mia figlia di 11 anni la Carta Musei, benché per la sua età possa praticamente entrare comunque gratuitamente in quasi tutti i musei. Tuttavia la sanzione che mi è giunta relativa al mio ipotizzato rifiuto consapevole a fornire i miei dati personali  per una precedente infrazione del codice della strada (posteggio in prossimità di una fermata di autobus prima della fermata effettiva, dove sono indicate per terra le XXX) mi tocca nel profondo portandomi  addirittura ipotizzare una volontà di rendere non sufficientemente trasparente (e quindi di immediata comprensione) la notifica precedente, preferendo il pagamento di un’ammenda (utile solo a rimpinguare le casse del Comune) rispetto ad una giusta decurtazione dei punti della patente.

Oltre alle evidenti manchevolezze di forma e trasparenza nella formulazione della comunicazione stessa, desidero inoltre evidenziare l’inadeguatezza della legge in oggetto in quanto favorisce i trasgressori recidivi che, con un semplice pagamento, possono continuare imperterriti a perpetuare le stesse violazioni (se ovviamente non hanno problemi economici) senza per questo incorrere al ritiro della patente; diversamente chi (e penso sia la maggioranza) non è avvezzo alle contravvenzioni (per cui la decurtazione di qualche punto all’anno non mette sicuramente in forse la possibilità di guida di un veicolo) per mancata conoscenza delle normative in corso non opportunamente evidenziate nella comunicazione di infrazione, si trova a dover pagare una multa spropositata e non commisurata alla violazione effettuata coscientemente. L’obiettivo di una multa DEVE essere primariamente quello di educare il Cittadino e indurlo a non ripetere comportamenti socialmente dannosi e questo deve avvenire indipendentemente dalle sue condizioni economiche, il che porterebbe anche a ipotizzare una parziale incostituzionalità della legge stessa.

Ringraziandola per l’attenzione, si allegano sia la notifica con il modulo ad esso allegato (perché possa apprezzare di persona la sua formulazione attuale) sia la mia lettera all’URP con relativa risposta.

In attesa di un riscontro, Le auguro un buon lavoro

Ing. CONTINI Enzo

PS: faccio presente che, nonostante URP da me interpellata via email si sia pregiata di ricordarmi che “i verbali redatti dalla Polizia Municipale di Torino si distinguono per la chiarezza e per la completezza delle informazioni fornite“, ho avuto proprio in questi giorni l’opportunità di vedere come viene notificata un’infrazione analoga dal Comando di Polizia di Caselle Torinese che soddisfa pienamente i requisiti di trasparenza da me richiesti a suo tempo per la notifica da parte della Polizia Municipale di Torino: infatti con piacere ho potuto constatare la chiarezza di quella notifica in cui viene sia indicato direttamente sul frontespizio del bollettino l’eventuale sanzione in caso di mancata notifica del trasgressore sia evidenziato molto bene (sottolineato, a caratteri maggiorati ed in grassetto) che “tale comunicazione va effettuata anche nel caso in cui il conducente e l’obbligato in solido (proprietario) siano la stessa persona“. Forse, trattandosi di una comunicazione al Cittadino, avrebbero potuto formulare ancor meglio la frase, senza ricorrere al termine desueto di “obbligato in solido” … anche se poi tra parentesi il suo significato risulta meglio esplicitato e quindi chiaro!

Riporto nel seguito entrambe le tipologie di notifica perché possiate confrontarle e di conseguenza giudicarle voi stessi con coscienza!

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– NOTIFICA proveniente dal Corpo di Polizia di Torino –

Evidenti sono le manchevolezze di forma e trasparenza nella formulazione della comunicazione stessa (e.g. le istruzioni sono riportate in un riquadro scritto a caratteri piccolissimi, senza alcuna evidenziazione della parte più rilevante relativa al caso, assai comune, in cui il trasgressore sia il possessore del veicolo):

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– NOTIFICA proveniente dal Comando di Polizia di Caselle Torinese –

Soddisfa pienamente i requisiti di trasparenza da me richiesti a suo tempo per la notifica da parte della Polizia Municipale di Torino: infatti, nella notifica viene sia indicato (direttamente sul frontespizio del bollettino) l’eventuale sanzione in caso di mancata notifica del trasgressore sia evidenziato molto bene (sottolineato, a caratteri maggiorati e in grassetto) che “tale comunicazione va effettuata anche nel caso in cui il conducente e l’obbligato in solido (proprietario) siano la stessa persona“

 

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21 risposte a Lettera aperta al Sindaco di Torino

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  2. Enzo ha detto:

    Da: Enzo Contini
    Date: 24 ottobre 2012 11:04
    Oggetto: Alla Redazione del Corriere della Barriera: rubrica “parliamone con il Sindaco”
    A: urbanbarriera@comune.torino.it

    Mia figlia ed io siamo assidui frequentatori da anni delle bibioteche cittadine ed in particolare di quella dedicata a Carlo Levi, in via Leoncavallo, sicuramente uno dei gioielli del quartiere: i nuovi giardinetti pubblici limitrofi, da poco innaugurati, finalmente rendono quella zona ancora più piacevole e frequentata!
    Ho proprio ultimamente letto in quella biblioteca il vostro interessante periodico “Il corriere della Barriera” dove, tra i diversi articoli, ho individuato l’iniziativa assai interessante e potenzialmente utile, indicata come “Parliamone con il Sindaco: scrivi alla redazione se vuoi parlare con il Sindaco del tuo quartiere e della tua città“. Interessante per molteplici motivi, soprattutto perchè può farsi portatore di esigenze e malcontenti della popolazione difficilmente evidenziabili soprattutto nelle grandi metropoli dove il rapporto numerico rende arduo il dialogo diretto con il Sindaco.
    Personalmente ne ho avuto triste conferma oramai più di un anno fa quando ho voluto segnalare un’evidente mancanza di chiarezza e trasparenza nella notifica di infrazione (emessa dal Comando del Corpo di Polizia Municipale di Torino) relativa a sanzioni che prevedono, oltre alla giusta sanzione, anche un decurtamento di punti sulla patente. Per come attualmente è formulata, troppi cittadini inconsapevolmente si trovano a pagare una successiva ingiusta ammenda per “violazione di omissione di fornire in modo completo i dati personali e della patente del trasgressore nel termine prescritto”, soprattutto quando il trasgressore è il proprietario del veicolo.
    Queste manchevolezze sono purtroppo presenti nelle analoghe segnalazioni di altri Comuni anche limitrofi (es. Comune di Rivoli, come segnalato da qualcuno anche su Specchio dei Tempi de La Stampa) ma fortunatamente altri (es. Comune di Caselle Torinese) sono riusciti a soddisfare pienamente i requisiti di trasparenza da me richiesti a suo tempo per la notifica da parte della Polizia Municipale di Torino: infatti con piacere ho potuto constatare la chiarezza di quella notifica in cui viene sia indicato direttamente sul frontespizio del bollettino l’eventuale sanzione in caso di mancata notifica del trasgressore sia evidenziato molto bene (sottolineato, a caratteri maggiorati ed in grassetto) che “tale comunicazione va effettuata anche nel caso in cui il conducente e l’obbligato in solido (proprietario) siano la stessa persona“.
    Dopo aver scritto all’Ufficio Relazioni Esterne inizialmente mi ha risposto prontamente contestandomi le mie motivazioni addotte e limitandosi a ricordarmi che ”i verbali redatti dalla Polizia Municipale di Torino si distinguono per la chiarezza e per la completezza delle informazioni fornite”. Ho quindi ho subito sia fatto ricorso al Giudice di Pace, sia scritto due raccomandate rispettivamente al Corpo di Polizia di Torino di via Bologna 74 (allegando la dichiarazione di atto di notorietà) ed al Sindaco di Torino. Non ricevendo alcun riscontro dal Sindaco, dopo 2 mesi ho poi inviato la stessa lettera anche via email al suo indirizzo di posta certificata (Sindaco@cert.comune.torino.it). Era il lontano 8/7/2011 e a tutt’oggi, anche con il mezzo informatico, non ho avuto alcun riscontro. Il 23/11/2011 ho deciso quindi di pubblicare su un mio blog quella segnalazione al Sindaco di Torino come “lettera aperta”, ovviamente facendolo presente alla posta certificata del Sindaco. A tutt’oggi anche quella via non è servita per ricevere un riscontro di alcun tipo dal Sindaco.
    Ho ricontattato successivamente (3/5/2012) l’URP per segnalare come le notifiche di infrazione emesse dalla polizia del Comune di Caselle Torinese (opportunamente pubblicate sempre in quel post del mio blog perchè si potessero comparare) soddisfassero pienamente i requisiti di trasparenza da me richiesti a suo tempo per la notifica da parte della Polizia Municipale di Torino. Questa volta fortunatamente mi ha risposto un Ispettore molto cordiale che mi ha garantito che avrebbe fatto presente il tutto al resposabile del settore.
    Purtroppo successivamente ho avuto nuove segnalazioni da conoscenti e visitatori del mio blog che i moduli in oggetto non sono stati modificati minimamente da Comune di Torino e altri cittadini inconsapevolmente si trovano ancora oggi a pagare l’ingiusta ammenda per “violazione di omissione di fornire in modo completo i dati personali e della patente del trasgressore nel termine prescritto”: una tragica segnalazione per tutte, che vi invito a leggere, è quella di Nicola dell’11/10/2012 .
    Ho scritto quindi nuovamente all’URP che gentilmente mi ha risposto: “Ci scusiamo per il ritardo rispetto all’impegno preso, ma il settore interessato è in fase di rinnovamento, compresa la relativa modulistica. Mi è stato confermato che verranno presi in considerazione anche i Suoi preziosi suggerimenti“.
    … nel frattempo intanto, proprio a causa di questo ritardo (attualmente) di quasi un anno, altri cittadini ignari continuano a subire inconsciamente l’ammenda, con conseguente ovvia disaffezione della popolazione non solo verso le forze dell’ordine ma anche verso le istituzioni pubbliche in genere e questo penso sia assai grave.
    Nel caso particolare segnalato da Nicola, incomprensibile ed inaccettabile è anche il fatto che presso gli uffici dei Vigili Urbani di via Bologna nessuna delle persone addette a fare visionare le foto dell’autovelox ed a ricevere il pagamento dell’infrazione, si sia preoccupata di avvertire il Cittadino, evidenziando la necessità di presentare i dati richiesti per evitare nuove salate sanzioni non volute … evitando così che il malcapitato dovesse successivamente “devolvere” un quarto del proprio stipendio, cosa assai gravosa soprattutto in questo periodo di crisi economica.
    Non solo per me, ma penso anche per la maggior parte dei Cittadini del territorio, risultino inaccettabili ed inammissibili sia il ritardo citato (almeno relativamente al rifacimento della modulistica in questione che, eventualmente provvisoriamente, richiede un impegno di pochi minuti per scrivere una sola evidente frase chiarificatrice da introdurre nella comunicazione in oggetto) sia il mancato riguardo da parte degli addetti allo sportello degli uffici dei Vigili Urbani nello svolgere la loro funzione istituzionale di servizio ed ascolto del Cittadino.
    Sperando che anche questa nuova via da me percorsa tramite Voi di Urbanbarriera possa servire allo scopo di modificare al più presto la notifica in questione, ringrazio per l’attenzione.

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  3. Enzo ha detto:

    Continuano a pervenirmi segnalazioni che i moduli in oggetto non sono stati modificati minimamente da Comune di Torino e altri cittadini inconsapevolmente si trovano a pagare l’ingiusta ammenda per “violazione di omissione di fornire in modo completo i dati personali e della patente del trasgressore nel termine prescritto”: una tragica segnalazione per tutte, che vi invito a leggere, è quella di Nicola dell’11/10/2012 che trovate come commento al mio post successivo.
    Ho scritto nuovamente all’URP e gentilmente mi hanno risposto: “Ci scusiamo per il ritardo rispetto all’impegno preso, ma il settore interessato è in fase di rinnovamento, compresa la relativa modulistica. Mi è stato confermato che verranno presi in considerazione anche i Suoi preziosi suggerimenti“.

    … nel frattempo intanto, proprio a causa di questo ritardo (attualmente) di quasi un anno, altri cittadini ignari continuano a subire inconsciamente l’ammenda, con conseguente ovvia disaffezione della popolazione non solo verso le forze dell’ordine ma anche verso le istituzioni pubbliche in genere e questo penso sia assai grave.
    Nel caso particolare segnalato da Nicola, incomprensibile ed inaccettabile è anche il fatto che presso gli uffici dei Vigili Urbani di via Bologna nessuna delle persone addette a fare visionare le foto dell’autovelox ed a ricevere il pagamento dell’infrazione, si sia preoccupata di avvertire il Cittadino, evidenziando la necessità di presentare i dati richiesti per evitare nuove salate sanzioni non volute … evitando così che il malcapitato dovesse successivamente “devolvere” un quarto del proprio stipendio, cosa assai gravosa soprattutto in questo periodo di crisi economica.

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  4. Enzo Contini ha detto:

    Continuate pure a non rendere evidenti le conseguenze di mancato invio del conducente anche se proprietario del veicolo e a perseverare a mantenere una legge ingiusta da molti punti di vista!!
    Anche oggi altre persone che si lamentano pubblicamente … la gente è stufa di farsi derubare nel rispetto della legge: chi ha orecchie sappia ascoltare!

    Specchio dei Tempi di La Stampa – da “Le lettere del 17 maggio”
    ( http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/rubricahome.asp?ID_blog=195 )

    Un lettore scrive:
    «C’è un modo sicuro per diventare milionari. L’ha scoperto il Comune di Rivoli, che come leggo ancora su La Stampa di oggi, si sta facendo ricco a scapito di molti fessi automobilisti attraverso tutta una serie di autovelox piazzati nei punti strategici.
    «Io sono incappato nell’autovelox di corso Allamano lo scorso dicembre. Velocità 89 km/h (limite 70 km/h), 226,30 euro e 3 punti in meno sulla patente. Pazienza.
    «Con molta rabbia ho subito pagato. Rabbia perché quel tratto di strada extraurbana ha le caratteristiche di una autostrada (due corsie più spartitraffico e corsia di emergenza, senza incroci) e in tutta Europa avrebbe un limite di 90 km/h.
    «Ma la rabbia mi ha impedito di leggere bene le parole che accompagnavano la multa e che richiedevano di indicare il nome del guidatore (povero sciocco io che credevo che i punti fossero detratti automaticamente al proprietario del mezzo), così recentemente ho ricevuto una seconda multa comminata a tavolino di 283,50 euro.
    «Oltre 500 euro per 19 km/h oltre i limiti, complimenti. Però non mi sono stati sottratti i punti, ed ora ho capito perché i ricchi possono andare a qualsiasi velocità senza subire conseguenze sulla patente. Bella legge davvero e furbi quelli che la sfruttano».
    SERGIO GIVONE

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  5. Anonimo ha detto:

    A me sono capitate cose ta SETTIMO MONDO! infernale! Il Rovescio del Settimo Cielo!
    Multe dovute pagare anche se avevo ragione! Finché una volta mi incavolai davvero, feci ricorso, ero all’estero e non rientrai in tempo. Dovetti aprire una pratica in Tribunale! Che non mi inviò COPIA DELLA SENTENZA A ME FAVOREVOLE! arrivò da pagare un’importo 4 volte superiore! Con 5 giorni di tempo per produrre documentazione a me favorevole! Ma il Tribunale stava traslocando dal Centro in Corso Vittorio: solo dopo aver pagato e passati ben 10 giorni dovetti fare una nuova pratica per riavere i soldi! Mi trattennero le COMMISSIONI DUE VOLTE: una per il pagamento, una per il rimborso! MA E’ GIUSTO DOVER DIMOSTRARE IN SOLI 5 GIORNI I MIEI DIRITTI QUANDO IL TRIBUNALE NON FUNZIONAVA!
    Alla fine avevo perso diverse mezze giornate!
    Per cui in seguito ho sempre pagato subito le poche multe prese, compresa quella a Milano per i SEMAFORI TRUCCATI! Non oso chiedere i soldi indietro!

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  6. Enzo Contini ha detto:

    Sulla rubrica di “lettere, commenti & idee” di la Repubblica 9/5/2012 leggo la seguente lettera inviata da Alessandra:

    Le regole Equitalia che fanno saltare i nervi

    TRE anni fa ho avuto una multa per un parcheggio con uno scooter (non mi succedeva da anni di prenderne una). Dopo aver pagato l’ammenda dove veniva riportato il mio nome, non mi accorgevo che era obbligatorio dichiarare che ero il conducente (cosa a mio avviso illogica dato che solo se non fossi stata io avrei avuto da ridire) e così, oltre all’ammenda ho dovuto pagare ben 275€ (un po’ eccessivo). L’altro giorno mi è arrivata una cartella da Equitalia dove, per il fatto di aver pagato con ben 2 giorni di ritardo i 275€, devo pagarne altri 450€ perchè non si considerano solo i giorni di ritardato pagamento e i relativi interessi, come fa lo Stato nei confronti dei cittadini quando deve restituire l’eccesso pagato, ma oltre l’ammenda raddoppiata.”

    Mi viene allora da fare due considerazioni:

    1) Non conosco quella Alessandra (anche se penso le invierò una email per avvertirla che ho riportato la sua pubblica lettera in questo mio blog) e quindi non so dove abbia preso la multa, se a Torino o altrove: sicuramente anche nel suo caso, non essersi accorta della obbligatorietà della dichiarazione (anche se il conducente era il proprietario) è sicuramente in parte imputabile alla non sufficiente trasparenza della comunicazione di infrazione.

    2) Equitalia penso derivi da una saggia fusione dei due termini Equo ed Italia. Dal dizionario Garzanti leggo la definizione seguente del termine “equità”: “sentimento naturale di giustizia adottato come criterio etico-giuridico per attenuare la rigidezza della legislazione in particolari circostanze; criterio valutativo svincolato da riferimenti legali cui il giudice può, in certi casi, ricorrere: decidere secondo equità“.
    Non so se consigliare Alessandra di rivolgersi ad un Giudice di Pace, vista la mia triste esperienza al riguardo, ma non penso che qualsiasi Cittadino onesto trovi che ci sia realmente equità in una procedura come quella descritta!!

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    • Alessandra ha detto:

      Grazie Enzo per la diffusione del mio “sfogo”.
      La città è Roma e il comune che fa queste richieste è quello di Alemanno che sta facendo cassa dopo aver sperperato tutti i nostri soldi per le sue parentopoli tra Ama e Atac.
      Ciao

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  7. Enzo Contini ha detto:

    Dopo avere inviato per conoscenza la recente modifica a questo post relativa alla comparazione tra la notifica effettuata dal Comando di Polizia di Caselle Torinese e da quello di Torino, ho ricevuto la seguente risposta che lascia ben sperare … vedremo!
    La fattibilità a cui la risposta fa riferimento personalmente mi sembra ovvia, … si tratta di aggiungere una frase chiara ed evidente nella comunicazione stampata (formato A4) dove esiste attualmente un ampio spazio bianco inutilizzato: il comando di Polizia di Caselle Torinese ha saputo rendere chiara la comunicazione con il solo frontespizio del bollettino e una comunicazione di piccole dimensioni (formato A6).

    _______________________________________
    Da: Contini Enzo
    Inviato: giovedì 3 maggio 2012 15:05
    A: ‘Ufficio Relazioni Esterne’
    Oggetto: R:

    Ezio,
    ti ringrazio molto dell’interessamento!

    Enzo

    ____________________________________
    Da: Ufficio Relazioni Esterne [mailto:ezio.simionato@comune.torino.it]
    Inviato: giovedì 3 maggio 2012 15:04
    A: Contini Enzo
    Oggetto: Re: MANCANZA DI UNA CONSONA FORMULAZIONE DELLA NOTIFICA DELLA VIOLAZIONE CHE RENDA EVIDENTI LE TUTTE EVENTUALI SUCCESSIVE SANZIONI, compresa la notifica del trasgressore (non più il proprietario del veicolo per default)

    Egregio signor Contini,

    grazie per la collaborazione.

    Ne ho parlato con un responsabile degli uffici interessati, al quale ho inoltrato la Sua mail, per la valutazione circa la fattibilità di quanto da Lei suggerito.

    Buona giornata

    Isp. Simionato
    Comando Polizia Municipale di Torino
    Ufficio Relazioni Esterne
    “Sportello del Cittadino”
    —– Original Message —–
    From: Contini Enzo
    To: infopm@comune.torino.it ; contactcenterpm@comune.torino.it ; ufficioverbali@comune.torino.it ; pm.patenteapunti@comune.torino.it ; Relazioni Esterne – Sportello del Cittadino ; barbara.pallavidino@comune.torino.it
    Sent: Wednesday, May 02, 2012 6:34 PM
    Subject: R: RECLAMO per notifica N. 0036046791: MANCANZA DI UNA CONSONA FORMULAZIONE DELLA NOTIFICA DELLA VIOLAZIONE CHE RENDA EVIDENTI LE TUTTE EVENTUALI SUCCESSIVE SANZIONI, compresa la notifica del trasgressore (non più il proprietario del veicolo per default)

    Per conoscenza.

    Faccio presente che, nonostante questa URP da me interpellata tempo fa via email si sia pregiata di ricordarmi che “i verbali redatti dalla Polizia Municipale di Torino si distinguono per la chiarezza e per la completezza delle informazioni fornite“, ho avuto proprio in questi giorni l’opportunità di vedere come viene notificata un’infrazione analoga dal Comando di Polizia di Caselle Torinese che soddisfa pienamente i requisiti di trasparenza da me richiesti a suo tempo per la notifica da parte della Polizia Municipale di Torino: infatti con piacere ho potuto constatare la chiarezza di quella notifica in cui viene sia indicato direttamente sul frontespizio del bollettino l’eventuale sanzione in caso di mancata notifica del trasgressore sia evidenziato molto bene (sottolineato, a caratteri maggiorati ed evidenziati) che “tale comunicazione va effettuata anche nel caso in cui il conducente e l’obbligato in solido (proprietario) siano la stessa persona“.

    Qui riporto entrambe le tipologie di notifica perché possiate confrontarle e di conseguenza giudicarle voi stessi con coscienza!

    Ringraziando per l’attenzione
    Enzo Contini

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  8. Franco ha detto:

    Mi viene in mente una frase che i prof, ai miei tempi, usavano spesso come commento al voto dei compiti in classe: “C’è ampio spazio di miglioramento …”

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  9. Pingback: All’attenzione del Comando della Polizia Municipale di Torino e dell’URP | Enzo Contini Blog

  10. Enzo Contini ha detto:

    “Il silenzio, se ha spiegazioni, non ha giustificazioni”.

    (padre Bartomeo Sorge)

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  11. Pingback: Il Giudice di Pace dott. Agostino Ferrau ha pronunciato la seguente sentenza … | Enzo Contini Blog

  12. Enzo Contini ha detto:

    Da: Contini Enzo
    Inviato: mercoledì 21 dicembre 2011 17:20
    A: ‘monica.cerutti@monicacerutti.com’
    Oggetto: R: Trasparenza nelle comunicazioni formulate dai Vigili

    Grazie molte Monica: finalmente una risposta da chi interpellato!!!

    Immagino che avrai problemi da affrontare nell’immediato ben più gravi e anche per questo ti ringrazio per avere comunque trovato il tempo di rispondermi.
    Hai ragione nel dirmi che ti ho segnalato una questione molto specifica e che (forse solo apparentemente) riguarda accorgimenti tecnici di comunicazione … ma se i Cittadini si sentono “derubati” dal proprio stesso Comune, inascoltati dall’URP (predisposto appunto per migliorare la comunicazione con il pubblico), derisi dal Giudice di Pace a cui si è fatto ricorso e ignorati dal proprio Sindaco che si è per giunta votato … come si può sperare che continuino a credere e confidare nelle Istituzioni?

    Proprio la scorsa settimana, una mia amica è andata a Montecitorio a sentire personalmente (come spettatrice) alcune parti del discorso di Monti alla Camera: mi ha raccontato di scene penose di esponenti della Lega, di voli pindarici di alcuni interventi tesi a giustificare la mozione per annullare la proposta di diminuzione dello stipendio dei Parlamentari, di una disattenzione generalizzata di moltissimi Onorevoli che, incuranti, si facevano i fatti loro e parlavano tra loro come fossero al mercato, al punto che a malapena si riusciva a sentire cosa veniva letto. Alcuni ragazzi di una scolaresca che era venuta “in gita” in quella stessa occasione, disgustati dalla visione di tanto disinteresse e maleducazione, in segno di indignazione hanno addirittura strappato l’opuscolo della Costituzione che era stato loro fornito …

    La disaffezione alla Politica sta dilagando, come anche la fiducia nei Vigili, nella Polizia, nella Giustizia e nelle Istituzioni in genere. Di questo i Politici si devono preoccupare innanzitutto, direi prima ancora di affrontare e cercare di risolvere i problemi economici …

    Scusa lo sfogo e … fammi sapere se ottieni qualche feed-back.

    A presto
    Enzo

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  13. Enzo Contini ha detto:

    Da: monica.cerutti@monicacerutti.com [mailto:monica.cerutti@monicacerutti.com]
    Inviato: mercoledì 21 dicembre 2011 16:21
    A: Contini Enzo
    Oggetto: Re: Trasparenza nelle comunicazioni formulate dai Vigili

    Ciao Enzo,
    scusa il ritardo nella mia risposta. La mail precedente non mi era arrivata… a volte capita che le mail di alcuni cittadini vadano direttamente in spam.

    Hai ragione e condivido il tuo pensiero, la questione che mi segnali è molto specifica e riguarda accorgimenti tecnici di comunicazione che, come ripeto, sembrano anche a me assurdi.

    Ho inoltrato la tua mail anche al gruppo Sel in comune.

    Ciao, a presto. Se ho notizie in merito ti faccio sapere.

    Monica

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  14. Enzo Contini ha detto:

    Messaggio inviato a Monica Cerutti tramite il suo sito che vi consiglio di visitare (http://www.monicacerutti.com)!
    ———————
    Ciao Monica.

    Scusami se mi permetto di segnalarti un post sul mio blog:

    https://enzocontini.wordpress.com/2011/11/23/lettera-aperta-al-sindaco-di-torino/

    Mi chiedo se la mia stessa disavventura colpisce un povero diavolo in cassa integrazione, o che ha perso il lavoro o con una pensione sociale che gli permette appena di sopravvivere! Basta parlarne con amici e conoscenti o effettuare una ricerca su Internet per scoprire che sono in buona compagnia.

    Dal momento che, nonostante la raccomandata, il successivo invio per email certificata ed infine la messa on-line della lettera, il mio appello al Sindaco di Torino non ha sortito (dopo molti mesi) alcun effetto e non ho ancora avuto un riscontro di alcun tipo, spero almeno di avere un feed-back da te, dal momento che ho votato anche te tra le preferenze per rappresentarmi nella Regione in cui vivo ed opero.

    In verità ti avevo già inoltrato tempo fa questa segnalazione tramite la tua email (Monica_Cerutti@consiglioregionale.piemonte.it, essendo registrato a ricevere le tue newsletter), senza anche qui ricevere alcun riscontro. Ci riporvo ora dal tuo sito!

    Voglio ancora continuare a credere che le persone che scegliamo per rappresentarci, sappiano rispondere alle richieste dei Cittadini e non si limitino a comparire “in strada” ed ad ascoltare e rispondere alle richieste solo in prossimità delle elezioni!!

    A presto, dunque

    Enzo Contini

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  15. Enzo Contini ha detto:

    Aggionamento.

    … sto diffondendo la “buona novella” 🙂 anche in altri forum e blog (es.
    http://www.littizzetto.com/forums1/index.php?act=ST&f=7&t=11902&st=0#entry528808
    http://www.littizzetto.com/forums1/index.php?showtopic=11903
    http://www.beppegrillo.it/2012/01/il_giudice_di_p.html
    http://www.beppegrillo.it/2012/01/potere_e_non_potere.html
    … )

    Chissà se prima o poi le cose cambieranno!!
    Se bisogna urlare (metaforicamente) per farci sentire, non preoccupatevi o sarebbe meglio dire: iniziate a preoccuparvi sin d’ora che forse siete ancora in tempo!
    I Cittadini onesti sono sempre più stufi dei sopprusi e degli inganni messi in atto dalle Istituzioni, dalla partitica e dalla burocrazia.
    Aspettatevi pure che facciano sempre più sentire la loro voce … e probabilmente lo faranno molto meglio dei “soliti” cosiddetti “sovversivi”!!! 😉

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  16. Lia ha detto:

    Senza parole!
    Sono d’accordo con te che tutto ciò non fa che abbassare ulteriormente il mio livello di confidenza verso le Istituzioni.

    Lia

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  17. Giovanni ha detto:

    Ho condiviso sul mio profilo di facebook … per gli amici consiglieri comunali regionali e onorevoli, se avete voglia di leggere!

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  18. Franco ha detto:

    Enzo, condivido la tua amarezza.
    Anch’io mi incaponisco di protestare quando verifico comportamenti o manchevolezze lesive del cittadino da parte della Pubbilca Amministrazione. Devo dire che fino ad ora ho quasi sempre ricevuto risposta, almeno itnterlocutoria e qualche volta ho verificato modifiche delle disposizioni al personale di sportello sulla base di quanto suggerito. La battaglia dei singoli è difficile e forse azioni di gruppo hanno maggiore successo.

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  19. Dario ha detto:

    Letto con attenzione… come già ti dicevo, è vergognoso!

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  20. Anna ha detto:

    Ciao Enzo,
    ho visionato il tuo blog e la tua odissea con i vigili…
    dovresti essere premiato per la tua perseveranza, spero che il buon Fassino capisca il tuo intento e risponda, considerando che hai dato voce a tanta gente spesso indifesa.

    Salutoni
    Anna e Co.

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